E' mej che ne gnent (1998)
Locandina:
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Componenti:Personaggi ed interpreti:
Giuseppe Torcioni detto "Sp.ndulin" - Alberto Calcina
Pia - Maria Luisa Giambartolomei
Giuliana - Daniela Mazzieri
Luigi Torcioni detto "Pillula" - Maurizio "Bobo" Paolasini
Gwendalina - Lorena Cesarini
Katty - Lara Mangialardi
Fredo - Paolo Baldini
Checco - Francesco Petrelli
Gino - Paolo Azzurri
Contessa De Robertis - Edda Baioni
Regia: Ezio Giorgini
Note di regia:Commedia brillante dialettale in due atti di Glauco Faroni.
La povera famiglia di Giuseppe Torcioni, detto Spendulin, apprende dal giornale che il ricchissimo cugino americano Luigi Torcioni, detto Pillula, in giro turistico per l’Europa, dopo quaranta anni tornerà anche a Senigallia sua città natale. Nella famiglia di Spendulin e nella cerchia dei suoi amici serpeggia l’interrogativo sulle ragioni di questo ritorno anche in considerazione dei motivi che nell’immediato dopoguerra l’avevano spinto ad emigrare in America con i soldi prestati proprio dal cugino.
Dopo un consulto famigliare allargato agli amici e contro il parere di Spendulin, si decide di dare ospitalità a Pillula, nella speranza di trarre vantaggio da quella visita, ma non nella modesta casa di famiglia, bensì nel palazzo della contessa De Robertis, assente per qualche giorno, dove Pia, moglie di Spendulin, presta il suo servizio.
Così Luigi Torcioni, sua moglie Gwendalina e la loro figlia Katty vengono ospitati in un luogo ed in un contesto irreali da persone che recitano una parte come in teatro.
La finzione tuttavia si disvela nello stesso giorno dell’arrivo con l’accadere di vari fatti che inducono gli ospiti alla partenza il giorno successivo. A Spendulin rimarrà solo un dollaro d’argento in tasca insieme ad un ritrovato legame affettivo fra cugini.